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C’è ancora domani, il film di Paola Cortellesi

today10/01/2024 26

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C’è ancora domani, il capolavoro di Paola Cortellesi

Dopo un periodo piuttosto difficile per i cinema italiani, le sale tornano ad essere piene con il capolavoro di Paola Cortellesi. Paola Cortellesi debutta come regista con la sua prima opera “C’è ancora domani”, un bianco e nero che ci riporta alla Roma 1946.

Il film è stato presentato alla 18ª edizione della Festa del Cinema di Roma in concorso nella categoria “Progressive Cinema – Visioni per il mondo di domani”, ottenendo due premi, tra cui il premio speciale della giuria e una menzione speciale come miglior opera prima. Inoltre, è stato poi premiato come Film dell’anno ai Nastri d’argento del 2024.

La Cortellesi, assieme a Furio Andreotti e Giulia Calenda, ritrae la vita delle donne nel secondo dopoguerra in Italia.

Ad ispirare la regista sono i racconti tramandati dalla nonna e dalla propria bisnonna, vissute in una società patriarcale, maschilista, ingiusta e perfino violenta, psicologicamente e fisicamente, sulle donne.

Di fatto, la scelta delle riprese in bianco e nero nasce dall’idea che le memorie della nonna e della bisnonna fossero in tal modo e, in aggiunta, tale decisione è motivata dalla Cortellesi come tributo ai film neorealisti italiani.

TRAMA:

Roma, primavera 1946. Delia (Paola Cortellesi) è moglie di Ivano (Valerio Mastandrea), uomo abituato ad affermare la propria autorità con modi rudi, e madre di tre figli. Oltre ad essere moglie e madre è donna delle pulizie, sarta, factotum.

Nel suo tempo libero accudisce anche il suocero Ottorino (Giorgio Colangeli), uomo meschino costretto a letto, unico uomo a cui Ivano porta rispetto.

Di fatto, nonostante sia accudito dalla nuora, dà al figlio consigli su come metterla in riga in modo da addomesticarla. Sì, perchè la donna è ridotta a questo, non è altro che un animale da addomesticare onde evitare che ardisca a esprimere il proprio pensiero o semplicemente la propria personalità.

Delia al suo fianco ha una sola amica, Marisa (Emanuela Fanelli) che le consiglia di scappare da lì e raggiungere l’uomo che l’ha sempre amata davvero, Nino (Vinicio Marchioni), per metter fine alle costanti umiliazioni, violenze che è costretta a subire ogni giorno.

Quando Marcella (Romana Maggiora Vergano), la primogenita, decide di fidanzarsi con il borghese Giulio (Francesco Centorame), Ivano e Ottorino sono entusiasti dell’imminente salto nella scala sociale, Delia, invece, dopo una fugace contentezza, teme che la figlia stia per commettere il suo stesso errore.

E quando tutto sembra già scritto, arriva l’imprevisto, un imprevisto che segna un prima e un dopo. Delia riceve una lettera inaspettata grazie alla quale trova la forza necessaria per cambiare il proprio destino.

Il finale sorprendente non possiamo rivelarlo ma, possiamo dire che, anche se non porta alla giustizia di vera parità sperata, è un primo passo per chi spera che domani sia davvero un altro giorno.

 

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Scritto da: comunicazione

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