Il WFP (World Food Programme) vince il premio Nobel per la Pace 2020. Il WFP è un programma alimentare mondiale, un programma che nasce dall’agenzia delle nazioni unite, impegnata nella lotta contro la fame.
Migliorare la nutrizione e costruire la resilienza alimentare, è questo quello che si prefiggono di fare affinché una situazione così critica possa alleviarsi. Questo è l’obiettivo che il WFP si propone.Â
Nonostante la buona volontà e gli obiettivi benefici, una persona su nove non ha cibo a sufficienza per far fronte alle proprie esigenze alimentari. Con il tempo si sono verificati dei miglioramenti grazie al costante servizio offerto dal programma. Ciò che non ci voleva era questa pandemia che ha messo in ginocchio anche la precarietà alimentare oltre che quella sanitaria.
I problemi della pandemia
A causa di obblighi di smart working, restrizioni e lungo periodo di degenza durante il lockdown aiuti e soccorsi sono venuti meno, o comunque non hanno rispettato i piani della tabella di marcia.  Le stime preannunciano un aumento ulteriore della gravità della situazione. Entro la fine del 2020 si arriverà a 265 milioni di persone che moriranno di fame.
I paesi a rischio
Tra i paesi a rischio si trovano lo Yemen, la Repubblica Domenicana del Congo, la Nigeria, il Sudan meridionale e il Burkina Faso. Nonostante le brutte notizie all’orizzonte, l’unica cosa da fare è : fare di più. A tal proposito il Programma Alimentare Mondiale ha cercato di intensificare i suoi sforzi. Placare la fame è l’obiettivo primo in questo periodo di caos. Fame e conflitti vanno di pari passo e a quanto pare si stringono la mano quando sono presenti. L’unico modo per metterli a tacere è cercare rimedio a uno dei due. Senza l’uno l’altro cede, o quantomeno si indebolisce. Se si pone rimedio alla fame, il caos non ha più mani da stringere e senza esso la sua forza diminuisce.
Impegno e dedizione
Ci vuole impegno e dedizione, le cose non cambiano aspettando e non cambiano osservando i problemi. Questi ultimi sono una costante, sono l’elemento dell’ambiente che irrita il sistema che a sua volta deve aver modo, attraverso le proprie operazioni, di rigenerarsi. Detto in altro modo: è dai problemi che si riparte, è da qui che si ricomincia e il WFP non molla la presa.
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