Le intolleranze alimentari sono all’ordine del giorno. In tanti scoprono di averne, ma bisogna fare attenzione. Il proliferare di falsi test diagnostici creano molta confusione nella popolazione. Oggi parleremo di 10 regole per gestire le intolleranze alimentari.Â
Confusione non piccola possono generare falsi testi diagnostici per le intolleranze alimentari. Questo può portare a speranza di miglioramento non solo della digestione ma anche dell’aspetto fisico. Test falsi rischiano non solo di non farci sapere qual’è il reale problema dei nostri “disturbiâ€, ma anche di regalarci false speranze.
Un bussines che si agira intorno ai 3 milioni di euro quello dei test fasulli. A tal proposito l’associazione italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI), ha elaborato un decalogo.
1° regola: sovrappeso e obesità .
Per prima cosa è giusto dirvi che le intolleranze alimentari non sono responsabili dei molti chili di troppo. Il sovrappeso e l’obesità sono causati da uno stile di vita non consono al benessere della persona. Le intolleranze vere manifestano disturbi gastrointestinali o sintomi di simile natura.Â
2° regola: no all’autodiagnosi.
Ovviamente NO all’autodiagnosi e ai test effettuato presso laboratori di prescrizione medica. Non siamo medici di noi stessi, ma ci accorgiamo quando qualcosa ci può far male. La prima cosa da fare è rivolgersi al medico di famiglia, lui vi consiglierà la visita da un medico competente.. A cosa serve lo specialista? Beh saprà consigliarvi le analisi giuste da fare per controllarvi in modo adeguato.Â
3° regola: rivolgersi a personale sanitario.
Attenzione a non rivolgersi a personale non sanitario, ma soprattutto attenzione a quelli che praticano professioni sanitarie prive di titolo. Molto spesso questi falsi test vengono non solo consigliati, ma anche fatti da questa categoria di persone. Persone non competenti ma soprattutto non abilitate.
4° regola: non fare test non validi.
Diffidare da chiunque proponga test di diagnosi di intolleranza alimentare per i quali manca evidenza scientifica di attendibilità . I test non validati sono: dosaggio IGg4, test citotossico, Alcat test, test elettrici (vegaâ€test, elettroagopuntura di Voll, bioscreening, biostrength test, sarm test, moratest), test kinesiologico, dria test, analisi del capello iridologia, biorisonanza, pulse test, riflesso cardiaco auricolare.
5° regola: attenzione ai cibi.
Attenzione a fare a meno di cibi sulla base di una dieta che non deriva da prescrizione medica. Diete autogestite, inappropriate e restrittive possono comportare un rischio nutrizionale non indifferente. Togliere dei cibi dalla propria alimentazione farlo definitivamente non è cosa consigliata. Per i bambini questo comporta anche un rallentamento della crescita. Tutto questo potrebbe poi portare, a lungo andare, disturbi alimentari. Per affrontare una dieta a privazione di determinati alimenti è necessario un piano nutrizionale adeguato.Â
6° regola: terapia.
La dieta è una terapia e pertanto deve essere prescritta dal medico. La dieta deve essere gestita e monitorata da un professionista competente per individuare precocemente i deficit nutrizionali e, nei bambini, verificare che l’accrescimento sia regolare.Â
7° regola: non eliminare glutine a caso.
Attenzione a questa regola: non eliminare il glutine dalla dieta senza una diagnosi certa. Perché dico questo? Sono davvero tanto frequenti i casi di intolleranza al glutine, che non è la stessa cosa della celiachia (allergia allo stato cronico). Ma allo stesso tempo sono frequenti convinzioni secondo cui i carboidrati fanno ingrassare. Quindi attenzione. Non sono le convinzioni che ci curano, ma le diagnosi effettuate in ambito sanitario specializzato e competente.Â
8° regola: attenzione al lattosio.
Così come il glutine anche l’intolleranza al lattosio e derivati non va autodiagnosticata. Anche qui bisogna andare a vedere se si è intolleranti al lattosio oppure alla proteina del latte. La diagnosi con intolleranza al lattosio si fa con un test specifico chiamato Breath test. Un test che si effettua in ambulatorio sotto prescrizione medica.Â
9° regola: corretta diagnosi.
A chi rivolgersi per una corretta diagnosi? Medico (dietologo, medico di medicina generale, pediatra di libera scelta, allergologo, diabetologo, endocrinologo, gastroenterologo, internista, pediatra).
10° regola: non usare internet.
Ultima ma non per importanza: non usare internet per cercare di capire di quali disturbi soffrite. Potreste scoprire di avere chissà che malattia immune solo con l’autodiagnosi basata su ricerche on line.
Poche semplici regole per la salute del vostro intestino.
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